"Allora Prometeo, non sapendo quale mezzo di salvezza procurare all’uomo,
rubò a Efesto e ad Atena la perizia tecnica, insieme al fuoco."
Platone, Protagora
Nel quadro emergenziale sviluppatosi queste ultime settimane a causa del Coronavirus, dove i cittadini, le attività produttive e il sistema strutturale delle nostre società sono chiamati a modificare le proprie ordinarie abitudini, è emerso come l’innovazione, la tecnologia e il digital possano rappresentare un beneficio e un aiuto per far fronte alla prevenzione e agli eventuali gap che le misure restrittive impongono per fronteggiare la diffusione della malattia ed essere coerenti con le linee guida sulla “socialità a distanza” sviluppate dal Ministero.
Questa nuova situazione esige una trasformazione individuale e collettiva dei nostri stili di vita e necessita di introdurre misure alternative per la gestione dell’emergenza e garantire il diritto alla salute, all’istruzione e al lavoro, colonne portanti su cui si reggono le nostre società.
Dallo smart working alle piattaforme di didattica a distanza, da dispositivi di monitoraggio e sempre più sofisticati strumenti di prevenzione e diagnosi ai robot, dalla possibilità di acquistare a distanza senza doversi recare nei luoghi fisici che le piattaforme ecommerce permettono, viene evidenziato come il supporto della tecnologia, che ha origine per aiutare l’uomo, sia essenziale in questi momenti di crisi.
Nella inedita e grave situazione che stiamo vivendo, il ruolo del digitale assume tutta la sua valenza per garantire continuità alle nostre attività e rispondere alle esigenze e bisogni della popolazione. Il necessario impiego di questi nuovi strumenti è l’opportunità per compiere un passo significativo verso la trasformazione digitale e accelerare questo processo, che si dimostra essere un essenziale supporto per la popolazione.
Le carenze di infrastutture adeguate a supportare l’accesso e la fruibilità e la scarsa abitudine all’utilizzo del digitale sono aspetti che non hanno permesso a molti di sfruttare da subito le opportunità che la tecnologia può dispiegare.
Numerose e in aumento quotidiano sono infatti le iniziative solidali messe in campo sia dal pubblico che dal privato per permettere a tutta la popolazione di accedere a servizi essenziali che, in questo momento, solo grazie al supporto del digital possono essere offerti.
All'iniziativa solidale del Ministero per l'Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, solidarietadigitale.agid.gov.it, hanno aderto numerose imprese, tra cui la nostra, e associazioni rendendo gratuiti servizi e soluzioni a beneficio dei cittadini e delle imprese.
Per visualizzare le nostre proposte, le relative caratteristiche e le risposte a eventuali domande rimandiamo al seguente link: "Software ecommerce".
Commercio
Come si evince dal D.p.c.m. del 11/03/2020, nonostante la limitazione dell’apertura di negozi a una ristretta cerchia di attività essenziali, non è vietata la circolazione delle merci, pertanto gli shop on-line e la consegna a domicilio sono le soluzioni ideali per non doversi recare fisicamente nei supermercati e nei negozi per rifornirsi di beni necessari e non, comodamente da casa, evitando rischi per sé e per gli altri.
Ad esempio citiamo il caso di Esselunga che applicando la consegna gratuita a domicilio della spesa ai cittadini over 65 offre un servizio solidale e in linea con le nuove esigenze. L’enorme e inusuale richiesta di farsi recapitare la spesa a domicilio ha colto alla sprovvista anche queste grandi realtà, che non erano pronte per affrontare e soddisfare una richiesta di tale portata.
Basti pensare che negli Stati Uniti, Amazon per far fronte all’emergenza e preventivando la portata inusuale del flusso di ordini, sta reclutando 100.000 nuovi lavoratori e prevede un aumento degli stipendi per i propri dipendenti.
L’acquisto on-line, soprattutto in questo periodo è l’unico canale di vendita che permette ai consumatori di non uscire di casa e ai gestori delle attività costrette a chiudere i punti fisici di mantenere aperti i propri negozi e garantire continuità alle vendite.
Mantenere una elevata oculatezza sia da parte dei consumatori che dei merchant è una misura primaria: come è noto si sono verificati tentativi di truffa da parte di inserzionisti, che sfruttando l’emergenza, speculano sulla paura. Numerosi marketplace e social network, tra cui Amazon e Facebook, si sono attivati per perseguire i truffatori, iniziando dal rimuovere annunci, inserzioni e pubblicità sino ad arrivare a bloccare gli inserzionisti che proponevano i prodotti più richiesti, ad esempio l’amuchina o le mascherine, a prezzi esorbitanti.
Lavoro
Se lo smart-working prima di questa emergenza poteva essere una scelta, nel contesto venuto a crearsi, è divenuto un’esigenza per mantenere la continuità lavorativa e produttiva di numerose attività e una grande opportunità, ove possibile. Lavorare da casa supportati da strumenti digitali è una prassi inusuale per la realtà del nostro paese: sia la Pubblica Amministrazione che le aziende italiane sono legate a un modello che prevede la presenza fisica dei lavoratori all’interno delle proprie strutture, elemento che si percepisce come il più idoneo per garantire controllo, rigore, orari, fissi, responsabilità e produttività.
Eppure recenti studi mostrano esattamente il contrario: la flessibilità degli orari, le aziende che incrementano lo smart-working ottengono risultati migliori in termini di risultati e produttività da un lato, e i lavoratori risultano essere più soddisfatti e motivati nello svolgimento dei propri compiti.
Il ventaglio di strumenti che, oggi, la rete in particolare e la tecnologia in generale offre per poter avvalersi di questa modalità lavorativa è ricco e ampio. Per passare a un’organizzazione del lavoro differente e innovativa rispetto a quella sedimentata sino ad ora, le soluzioni e i supporti tecnologici a disposizione permettono di abbattere le distanze attraverso teleconferenze, condivisione di materiale, servizi cloud, etc.
Sanità
L’impiego di sofisticate strumentazioni, l'utilizzo dei big-data, dell’intelligenza artificiale e i mezzi computerizzati per diagnosi e operazioni sono all’ordine del giorno in numerose strutture sanitarie. E’ però in questa emergenza che l’utilizzo della tecnologia nella sanità dimostra tutto il suo potenziale per la prevenzione, l’abbassamento dei rischi di contagio e le analisi.
Affidarsi ai supporti tecnologici per l’individuazione dei casi e la gestione dei pazienti significa ridurre le possibilità di contagio per i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari.
Usufruire dei rilevatori di temperatura, dei monitoraggi a distanza e di sofisticate tecnologie gestibili in remoto per effettuare le visite dei pazienti limita le esposizioni del personale e dei medici a contatti ravvicinati e ai cittadini di non doversi recare necessariamente in studi affollati, pronto soccorso e ospedali, quando possibile.
Il telelavoro, in ambito sanitario, è una risorsa che offre l’opportunità di limitare il contagio e proteggere sia il personale sanitario che i pazienti da rischiose esposizioni.
Ma non sono solo questi i benifici, ad esempio, giovani startup, consapevoli di come la tecnologia possa supplire la carenza di materiale protettivo e dispositivi per le emergenze, hanno realizzato valvole salvavita con stampanti 3D, riducendo notevolmente i tempi di produzione e colmando la scarsità attuale di queste risorse.
Anche l’impiego della robotica può venire in aiuto, la realizzazione di robot preposti alla pulizia e la sanificazione dei locali ospedalieri e non, come è stato sperimentato in Cina, evita di esporre i lavoratori addetti alle pulizie al virus.
Istruzione
Con la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado la didattica a distanza è l’unica opzione per garantire lo svolgimento dei programmi e delle lezioni. Ma ciò vale anche per le onlus, ad esempio, Save the Children, che necessitano di strumenti per svolgere online le proprie attività educative.
Numerose sono le piattaforme e-learning gratuite che permettono ai docenti di creare le proprie classi on-line e gestire le lezioni in streaming con i propri studenti, condividere discussioni, materiali e creare verifiche e test.
Docenti e studenti, sebbene siano purtroppo privati in questo periodo del condividere fisicamente i luoghi scolastici e vivere di persona i rapporti educativi, non sono costretti a privarsi dell’attività scolastica.
Lo sperimentare insegnamento, apprendimento e collaborazione a distanza è una grande opportunità per imparare nuove forme educative e acquisire consapevolezza e capacità nell’utilizzo costruttivo delle tecnologie.